Maggiore Debora Corbi, la prima donna soldato in Italia

Entrare in una delle Forze Armate italiane: un sogno proibito fino all’inizio del XXI ...


Una storia di tenacia e determinazione che parte dai sit-in e arriva negli Uffici della Forza Azzurra, in mezzo sguardi increduli, l’amore, le sfide e la vita normale di una donna che concilia casa e lavoro svolgendo una professione impegnativa. Un esempio di straordinaria normalità. 

 

La carriera 

Animata dal desiderio di accedere nelle Forze Armate, il Maggiore Corbi negli anni ’90 ha portato avanti la sua battaglia a livello istituzionale. Scrive allo Stato Maggiore della Difesa e al Ministero per sapere la procedura da seguire per diventare militare, ricevendo – ricorda il Maggiore Corbi in diverse interviste - risposte cordiali ma negative per l’assenza di una legge che consentisse alle donne di arruolarsi. 

Nel 1992 lo Stato Maggiore dell’Esercito – spiega - per volontà del Ministro della Difesa Salvo Andò promosse l’Esperimento donna soldato e circa 30 ragazze vennero convocate per partecipare. Tra quelle c’ero anche io. Nel 1995 poi decisi insieme ad altre ‘reduci di quell’esperimento’ di fondare l’Associazione nazionale aspiranti donne soldato (l’Anados) per sollecitare le forze politiche a promuovere una legge che consentisse alle donne di essere arruolate”.

Dopo infiniti sit-in, la legge 380 “cominciò a prendere forma nelle stanze del Parlamento e una volta approvata scardinò le consuetudini del passato”. Grazie al suo impegno attivo nel movimento, Debora Corbi è stata nominata Ufficiale dell’Aeronautica Militare inizialmente a titolo onorifico e poi Il 12 giugno 2000 viene ufficialmente arruolata nelle Forze Armate, con la nomina di Ufficiale dell’Aeronautica Militare. 

Sempre nel 2000 è stata nominata su proposta del Ministro della Difesa membro del Comitato Consultivo del Capo di Stato Maggiore della Difesa e del Comandante Generale della Guardia di Finanza per l’inserimento delle donne nelle Forze Armate (2000/2008).

Oggi è in servizio presso l’Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare nel settore della Pubblica Informazione, con l’incarico di Social media manager gestendo i canali social della Forza Azzurra insieme ad un team di otto persone tra cui proprio sei donne.  “Gestisco con passione le pagine social della Forza Armata – spiega - ed è un lavoro entusiasmante. Riusciamo a dire ai cittadini quello che facciamo ogni giorno per il bene del Paese: come difendiamo i cieli, i trasporti sanitari e vedo che c’è tanto apprezzamento”.

 

Parità di genere 

Le donne nelle forze armate sono una realtà ormai consolidata, ma è giusto ricordare quante battaglie e quante forze sono state necessarie per raggiungere questo traguardo. Nel 2014 ha raccontato la straordinaria ascesa delle donne in divisa nel libro “Ufficiale e gentildonna. Cronaca di una rivoluzione nelle Forze Armate Italiane”.

Oggi possiamo affermare – spiega in occasione del centenario dell’Aeronautica Militare - che il processo d’inserimento e d’integrazione di quella che era stata definita una svolta epocale, è ormai del tutto concluso. Nessuna limitazione di reclutamento né di impiego o di carriera. […] Oggi, il nostro Paese può impiegare a 360 gradi le proprie risorse umane, maschili e femminili senza alcuna distinzione di genere. Le donne arruolate nelle Forze Armate hanno dimostrato grande impegno, capacità e motivazione.”.

 

Coppie in uniforme 

 

Il Maggiore Corbi è sposata con un pilota militare dell’Aeronautica ed è mamma di Edoardo. Conciliare la vita familiare con quella professionale è una sfida – racconta – che si può vincere solo grazie ad una eccellente pianificazione e una buona organizzazione. 

Ad aiutare l’organizzazione familiare delle coppie in uniformi il Testo Unico sulla maternità e paternità, il Decreto legislativo, testo coordinato del 26 marzo 2001 numero 151 e diverse direttive a sostegno delle madri militari o delle coppie di militari (ad esempio sull’orario di servizio per consentire di conciliare il lavoro con la gestione di figli, scuola, asili ed altro ancora).

In occasione del ventennale della legge 380/1999 che ha permesso l’ingresso delle donne nelle Forze Armate ha firmato insieme al Colonnello Alessandro Cornacchini il volume “Cuori in decollo”. “Sono stata una delle prime donne arruolate – racconta in occasione dell’uscita del volume - e per questo mi definiscono la donna zero! La mia vita professionale è stata meravigliosa, tanto da farmi trovare mio marito. Scoprendo nell’ambiente che le coppie di militari sono in aumento, ho deciso di raccontare i venti anni di questo ingresso in modo più originale, evidenziando come le donne abbiano cambiato il mondo militare”.