Un nuovo tessuto che abbassa la temperatura del corpo ma anche in automobili ed edifici

Il cambiamento climatico e le alte temperature condizionano sempre di più la vita dell’uomo. ...


Il cambiamento climatico e le alte temperature condizionano sempre di più la vita dell’uomo. Soprattutto nei mesi più caldi potrebbe non bastare più utilizzare l’aria condizionata e abiti con tessuti freschi. In  Messico, India, Pakistan e Oman si sono registrate temperature che hanno superato i 50 gradi e si prevede che entro il 2050 la maggioranza della popolazione mondiale si trasferirà dalle zone rurali alle città e ai centri abitati aumentando la densità e vivendo nelle zone più “sofferenti” anche per il calore emesso dal cemento delle strade e dai palazzi.

Da uno studio ed una ricerca effettuati dall'università di Chicago, la Pritzker School of Molecular Engineering, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo materiale, un multistrato a base polimerica,  per affrontare in maniera completa l’aumento delle temperature e le ondate di calore.

Questo materiale ha più usi, può essere idoneo sia come tessuto per l'abbigliamento che per le automobili, ma è idoneo anche conservazione di alimenti e nella progettazione di edifici.

Si tratta di un materiale innovativo che ha mostrato risultati significativi nei confronti del riscaldamento solare diretto, "diminuendo" di 2,3 gradi Celsius la percezione rispetto ai tradizionali tessuti indossati negli sport di resistenza all'aperto e  addirittura di 8,9 gradi rispetto alla seta. 

"Dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio e rendere le nostre città carbon negative o carbon neutral", ha affermato Po-Chun Hsu, autore dello studio, "ma nel frattempo, le persone stanno risentendo dell'impatto di queste alte temperature”.

Infatti le conseguenze soprattutto per le persone più anziane che già risentono di altri disturbi di salute sono gravi e spesso si rende necessario il ricovero ospedaliero e a volte si arriva anche alla morte per disturbi circolatori e polmonari.

Il co-autore Chenxi Sui, parlando delle difficoltà nel creare un materiale in grado di proteggere totalmente le persone che lo indossano, ha spiegato che il tessuto creato è impegnativo da realizzare perché deve proteggere sia dalla luce solare che dalla radiazione termica.

“La luce solare è visibile, mentre la radiazione termica è infrarossa, quindi hanno diverse lunghezze d'onda. Ciò significa che è necessario avere un materiale che abbia due proprietà ottiche contemporaneamente. È necessario giocare con la scienza dei materiali per progettare e sintonizzare il materiale in modo da ottenere diverse risonanze a diverse lunghezze d'onda".

Ma oltre che sui tessuti il materiale sarebbe utilizzabile sia sugli edifici che sulle automobili, contribuendo così ad abbassare le temperature interne e riducendo l’utilizzo e quindi anche i costi dell’aria condizionata.

“Sarà possibile risparmiare la spesa raffreddamento, energia ed elettricità in quanto si tratta di un processo passivo” hanno affermato i ricercatori.

I materiali utilizzati presentano uno strato polimerico in polimetilpentene (PMP) che riflette selettivamente la radiazione infrarossa solare, uno strato intermedio di nanofili d’argento che respinge la radiazione termica in arrivo e uno strato di lana a contatto con la pelle che sposta  il calore dalla pelle fino allo strato intermedio.

Il tessuto è stato testato su un radiatore per simulare l’effetto su un corpo umano e l’esperimento ha registrato una riduzione della temperatura di 2,6 °C rispetto al cotone. Un volontario ha testato il tessuto sul proprio avambraccio e la differenza di temperatura tra il nuovo tessuto e il cotone risulta essere di 1,8 °C.

Si attendono ora ulteriori sviluppi e conferme dalla ricerca in modo che il prototipo si possa trasformare presto in materiale e quindi tessuto, e possa essere poi messo in produzione industriale e quindi a disposizione di tutti gli abitanti del nostro pianeta.