Il fascino dei droni

Dal cinema all’agricoltura, dalla consegna dei pacchi al soccorso spopola l’uso degli UAV ...


I droni sono tra le innovazioni tecnologiche più affascinanti degli ultimi anni. Le applicazioni sono diverse, per questo il loro utilizzo è ormai consolidato sia in ambito civile che militare.

Il grande successo di pubblico è confermato anche dalle indagini dell’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano che prevedono un’ulteriore crescita nei prossimi anni dopo la flessione causata dalle misure restrittive per il contrasto al Covid-19.

La tecnologia

Veicoli guidati a distanza, anche definiti UAV (unmanned aerial vehicle), i droni sono facili da utilizzare e intuitivi, tanto da esistere anche nella versione giocattolo, in realtà sono fatti da sofisticate tecnologie.

A differenziare la tipologia di drone è innanzitutto l’hardware, possono infatti avere una struttura con un motore a pale, una struttura a planare in cui le eliche sono sostituite da ali o una struttura ibrida. Cambia poi il numero di motori e quindi la loro potenza; possono avere da due a otto motori. I droni di piccole dimensioni sono utilizzati per lo più a scopo ludico, mentre per l’uso professionale si prediligono droni più grandi e pesanti in grado di montare strumentazioni più sofisticate.

Si possono controllare mediante diversi sistemi: i RPA - Remotely Piloted Aircraft sono controllati tramite radiocomando, possono poi essere pilotati tramite applicazione sul telefonino sfruttando il Bluetooth (fino a 20 metri) o il WI-FI (fino a 50 metri) oppure programmati per compiere voli e operazioni in autonomia.  

Le singole specifiche tecniche determinano poi il grado di versatilità. Tra le prime la presenza del GPS che permette non solo la definizione della posizione ma anche il ritorno al punto iniziale e la stabilizzazione durante il volo. Possono poi avere una serie di sensori come accelerometri, giroscopi, bussola e ricevitori radio.

Molti modelli in commercio possiedono poi le telecamere per scattare foto e registrare video. La componente sicuramente più accattivante per il pubblico degli amatori.  Stabilizzatori Gimbal e altri strumenti permettono di controllare le riprese. La funzione FPW, First Person View, presente sulle applicazioni con cui si possono controllare i droni, permette di scattare foto con risoluzioni di grande qualità fino a 720P per scatti nitidi e luminosi nei modelli più sofisticati e girare in HD, full HD e in 4k.

Tra gli elementi più accattivanti, le luci LED utilizzate per acrobazie o per spettacoli. Per l’uso commerciale invece tra gli accessori più apprezzati ci sono i bracci robotici utilizzati per il trasporto e la consegna di oggetti.

L’uso bellico

I droni nascono per essere utilizzati in ambito militare. I primi esperimenti risalgono al Primo conflitto mondiale con i voli dell’aeroplano automatico Hewitt – Sperry. Durante la Seconda guerra mondiale viene invece sperimentato l’RP – 1, elicottero radio-controllato a basso costo impiegato dall’esercito statunitense. Il primo modello utilizzato in Italia è il CL-89 un aeromobile a pilotaggio remoto (APR) da ricognizione tattica, sviluppato dalla Canadair. Durante la guerra fredda e la guerra del Vietnam l’impiego diventa sempre più massiccio con un grande sviluppo tecnologico che porta in particolare a ridurre le dimensioni dei droni, ormai sempre più piccoli e sofisticati.

Oggi i droni utilizzati per scopi bellici possono essere attrezzati non solo con telecamere e dispositivi di trasmissione per l’invio di immagini in tempo reale, ma anche con armamenti.

Il più recente utilizzo in questo campo vede i droni impiegati nella guerra tra Russia e Ucraina: i combattimenti si spostano anche nel cielo con incredibili duelli. I droni kamikaze, gli Shahed-136, di fabbricazione iraniana sono utilizzati dalla Russia per attacchi in Ucraina. In un video ormai ripreso da tutti i media del mondo, a scontrarsi in campo aperto sono un drone russo e uno ucraino. I due mezzi militari si scrutano per un attimo e poi il velivolo radiocomandato dalle truppe di Mosca si avvicina cercando lo scontro ma ci rimette parte delle eliche.

L’uso civile

Il grande sviluppo tecnologico degli ultimi vent’anni ha fatto approdare i droni anche nel settore civile, con il numero degli appassionati in continua crescita.

Dispositivi versatili in gradi di accontentare le esigenze più disparate. Gli amatori del settore non sono solo professionisti di vario genere ma soprattutto i singoli. L’uso in ambito civile offre una vasta gamma di possibilità, spaziando dalla sicurezza al cinema, dalle operazioni di ricerca al monitoraggio delle linee elettriche o degli oleodotti, dal monitoraggio della flora e della fauna alla sorveglianza di aree specifiche. Grazie alle dimensioni ridotte e alla grande manovrabilità sono il mezzo strategico per le operazioni di ricerca e controllo durante eventi di calamità o in situazioni impervie o con pericolo per la vita dell’uomo. Nel 2011 sono stati utilizzati per monitorare la centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi dopo il terremoto del Tōhoku in Giappone.

Il regolamento vigente Italia ed Europa

Anche se il pilota non è fisicamente a bordo del mezzo perché lo controlla tramite un telecomando, durante il volo con drone deve comunque rispettare norme e procedure. Per diventare piloti di droni è quindi necessario seguire un corso. Il nodo centrale è l’uso consapevole dei droni nel rispetto della sicurezza e della privacy di tutti.

La regolamentazione vigente fa capo al Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947 comprendente le linee guida (GM) e i metodi accettabili di conformità (AMC), revisionati ogni due anni, per l'esercizio degli aeromobili senza equipaggio. Le norme principali prevedono che si possa volare entro la visuale diretta del pilota, a un'altezza massima di 120 metri ed esclusivamente di giorno, sorvolando solo su persone coinvolte. Secondo il regolamento europeo non esiste poi una distinzione tra volo ricreativo o professionale. Bisogna poi rispettare le zone di interdizione al volo (temporanee) e le no fly zone ossia le aree intorno a un aeroporto, a una base militare o a un'altra area protetta in cui è vietato volare.